Svezzamento o Alimentazione Complementare
La Nostra Salute
Il passaggio dal latte al cibo solido è un percorso attraverso il quale il bambino impara a conoscere gli alimenti utilizzati in famiglia. Avviene gradualmente e bere il latte non è “vizio da togliere” e quindi la dicitura “alimentazione complementare” descrive meglio questo percorso.
Gli alimenti utilizzati saranno quelli utilizzati dalla famiglia, perché no? Magari le preparazioni inizialmente possono tener conto dei limiti nella digestione e nell’assorbimento di alcuni alimenti, del fatto che inizialmente il bimbo non mastica, ma la qualità e le ricette saranno le stesse, in modo da rendere poi il passaggio alla tavola degli adulti una naturale conseguenza. Questo può essere anche il momento per “svezzare” la famiglia, cioè per riflettere sulle proprie abitudini e migliorarle dove necessario.
Il cibo è un’esperienza emozionale, che lascerà ricordi indelebili. Questa esperienza per il bambino inizia già nel ventre materno e durante l’allattamento al seno perché al piccolo arrivano i sapori di ciò che la mamma ha mangiato creando già una base di gusto.
Ci sono dei presupposti importanti
Per iniziare lo svezzamento è importante che il bambino stia seduto da solo, perché in questa fase l’apparato digerente avrà la possibilità di stare più disteso, consentendo la digestione di alimenti più solidi. Inoltre sarà matura anche la coordinazione per deglutire cibi solidi.
Sarebbe meglio che ci fosse già qualche dentino, perché la loro comparsa segnala che il bimbo ha raggiunto un buon livello di maturazione dell’apparato digerente con una conseguente produzione di enzimi digestivi.
Non lasciatevi invece ingannare dalla curiosità del bambino per le vostre pietanze, i bambini a quest’età sono curiosi di tutto!
Con quali cibi iniziare
Per soddisfare le aumentate necessità caloriche e nutrizionali dell’organismo in crescita, i cibi più importanti da inserire saranno i cereali, inizialmente non integrali e fonti proteiche diverse dal latte materno. Per quanto riguarda invece alimenti ricchi di fibre come frutta e verdura, meglio inserirli con cautela perché potrebbero disturbare l’intestino del bambino che si è nutrito per 6 mesi con il latte, totalmente privo di fibre.
Quindi mentre per l’adulto l’alimentazione deve essere molto ricca di fibre, ma non è così per il bambino nelle prime fasi dell’alimentazione. I bambini diventano adulti un po’ alla volta, anche per quanto riguarda l’equilibrio dei nutrienti.
Utilizzare le ricette di famiglia
Non sto dicendo di fare soffritti dorati o usare besciamelle, ma semplicemente di utilizzare gli stessi abbinamenti che poi il bambino ritroverà sui piatti dei genitori. Ad esempio utilizzate una verdura prevalente in modo da far apprezzare il gusto abbinato al colore e utilizzate le stesse erbe aromatiche che usate per voi. Ad esempio se in casa utilizzate il rosmarino per il risotto di zucca, fatelo anche per il bambino, se abbinate la zucchina con l’aglio fatelo anche per lui e così via. Poi iniziate a dargli qualche assaggio dai vostri piatti, magari quelli più sani, e vedrete che verrà molto naturale, questo non vuol dire che al bambino piacerà tutto quello che gli proporrete, vi accorgerete presto che i bambini hanno dei gusti ben definiti fin da piccoli.
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