Diabete Gestazionale
La Nostra Salute
DIABETE GESTAZIONALE
Il diabete gestazione è un disturbo ormai molto diffuso tra le donne in gravidanza, a volte anche se giovani e normopeso. Vediamo insieme di cosa si tratta e come prevenirlo.
DI COSA SI TRATTA?
Si tratta di un’alterata tolleranza ai carboidrati di gravità variabile che insorge, o viene riscontrata per la prima volta, durante la gravidanza, la frequenza è del 7-8% circa delle gravidanze e aumenta nelle mamme oltre i 35 anni.
CI SONO SINTOMI?
I sintomi possono essere assenti o variare tra stanchezza soprattutto a distanza di un’ora o un’ora e mezzo da un pasto di carboidrati, sete eccessiva, minzioni frequenti, perdita di peso nonostante il senso aumentato di fame, nausea e vomito, infezioni frequenti quali cistite, candida.
CI SONO FATTORI DI RISCHIO?
Tra i maggiori fattori di rischio troviamo soprattutto il sovrappeso e l’obesità della donna prima della gravidanza, eccessivo aumento di peso nei primi mesi di gestazione, diabete gestazionale in una precedente gravidanza, familiarità per diabete mellito di tipo 2, ovaio policistico, scarsità delle ore di sonno, glicosuria (presenza di zucchero nelle urine), macrosomia fetale in una precedente gravidanza, etnia di appartenenza.
QUALE DECORSO DEVO ASPETTARMI?
Nella maggior parte dei casi la situazione si risolve non molto tempo dopo il parto, in ogni caso aver avuto il diabete gestazionale è un campanello di allarme di una predisposizione al diabete e quindi è molto importante che la donna dopo la gravidanza colga l’occasione per intraprendere uno stile di vita, comprensivo di alimentazione e movimento, più sano e attento rispetto a prima della gravidanza.
CI SONO RISCHI PER MAMMA E BAMBINO?
La madre può sviluppare gestosi (preeclampsia) una pericolosa condizione tipica della gravidanza caratterizzata da pressione alta, da un eccesso di proteine nelle urine, con rischio di parto anticipato a 37 settimane. Inoltre aumenta il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 nel corso della vita.
Se opportunamente trattato con una alimentazione adeguata, esercizio fisico, controllo della glicemia e del peso, non vi saranno conseguenze sul bambino. Se trascurato, può portare a parto prematuro, eccessive dimensioni del bambino (macrosomia) e aumento della probabilità di parto cesareo, ipoglicemia alla nascita, ittero neonatale, difficoltà respiratorie, bassi valori di minerali nel sangue.
OBIETTIVI GLICEMICI IN GRAVIDANZA:
APPROCCIO IN CASO DI DIABETE GESTAZIONALE
Prima di tutto se sei già a conoscenza di possedere anche un solo dei fattori predisponenti l’insorgenza del diabete gestazionale è importante che tu agisca in anticipo.
Nel momento in cui scopri di essere in gravidanza, alimentazione e movimento sono i primi aspetti su cui intervenire, senza aspettare di fare delle analisi. Intervenire sulla risposta insulinica attraverso le scelte alimentari non solo protegge dal diabete gestazionale, ma dona un imprinting alimentare al tuo bambino fin da subito. Ecco perché agire prima di sapere è importante, perché è nella pancia che si inizia a mettere le basi della salute del tuo bambino.
Restando legati al tema diabete gestazionale, è importante capire come scegliere e combinare gli alimenti tra loro in modo per una risposta insulinica fisiologica e sana. Qualche regola:
1. Inizia tutti i pasti (in particolare quando consumi un pasto ricco in carboidrati come pasta, riso, cereali e legumi, pizza..) con verdura CRUDA IN FOGLIA, modulatore naturale della risposta insulinica e del picco glicemico;
2. Elimina lo zucchero semplice, di qualsiasi tipo anche se ingrediente di biscotti o pane;
3. Preferisci alimenti a basso impatto glicemico: frutta e verdura con il giusto grado di maturazione e sempre associate ad una fonte di grassi (olio EVO o frutta a guscio), cereali quali orzo e avena integrali, il grano saraceno, tutte le varietà di legumi. Scegli alimenti integrali, non industriali;
4. Usa solo pane panificato con pasta madre, elimina quello panificato con lievito di birra, idem per la pizza;
5. Prepara piatti unici completi di tutti i macronutrienti: carboidrati (sempre meglio integrali), proteine, grassi e fibre da verdura;
6. Consuma cibi fermentati quali yogurt, kefir, crauti, verdure fermentate, pane con pasta madre per migliorare l’equilibrio intestinale e la risposta insulinica;
7. Pratica quotidianamente attività fisica: le donne che non praticavano attività fisica dovrebbero iniziare con 15 minuti di esercizio aerobico a moderata intensità, aumentano a 30 minuti, almeno 4 volte a settimana. Evita di superare i 45 minuti per non aumentare la temperatura fetale. Alla pratica aerobica vanno accostati esercizi di resistenza che coinvolgano i maggiori gruppi muscolari, minimo 2 volte a settimana in giorni non consecutivi. In sintesi, si raccomanda di praticare sia attività aerobica che di resistenza a moderate intensità, minimo 3 volte a settimana, per 30-60 minuti per volta;
8. Fai colazione con porridge, pane con pasta madre abbinato a mandorle o noci o nocciole, yogurt e muesli naturale, crema Budwig o colazione salata.
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