PCOS Sindrome dell’ovaio policistico

La Nostra Salute

La Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) affligge 8-18% della popolazione femminile in età fertile ed è una patologia complessa e a volte difficile da diagnosticare. Questa sindrome porta a profonde trasformazioni nel corpo femminile con effetti metabolici (insulinoresistenza e maggior deposito di grasso viscerale), estetico con irsutismo, ingrassamento resistente ai classici interventi dimagranti e, in alcuni casi, infertilità o ridotta fertilità. La diagnosi è articolata e passa anche per la rilevazione dei livelli di insulina a digiuno e della curva insulinemica, per verificare il comportamento dell’insulina dopo i pasti. In questa sindrome infatti viene prodotta molta insulina che crea una trasformazione dei carboidrati in grassi eccessivamente veloce.

L’alimentazione e l’attività fisica sono di fondamentale importanza

In questa patologia l’alimentazione e l’attività fisica sono di fondamentale importanza per tenere sotto controllo la glicemia e di conseguenza l’insulina che concorre, non solo ad aumentare il deposito di grasso, ma anche alla concentrazione in circolo di ormoni liberi come il testosterone. Questo accade perché l’eccesso di insulina inibisce la produzione da parte del fegato di una proteina di trasporto molto importante chiamata SHBG (sex hormone binding globulin). L’aumento del testosterone libero, insieme ad altri fattori, determina in una buona percentuale di donne che soffrono di questa patologia, irsutismo, acne, alopecia.

L’alimentazione dovrà essere a bassissimo indice glicemico, se necessario con riduzione di apporto di carboidrati durante la fase di dimagramento. Attenzione però a non consumare troppe proteine animali perché potrebbero peggiorare l’insulinoresistenza periferica. Quindi va bene attenersi a una quantità di proteine dello 0,8/1 g/kg di peso corporeo.

Riassumendo gli alimenti e le abitudini che aiutano a regolare la glicemia:

  • Mai zucchero, se non occasionalmente e consumato dopo il pasto, mai fuori pasto o come colazione
  • Aprire tutti i pasti con una porzione abbondante di verdura
  • Consumare cereali integrali, preferibilmente in chicco, rara la pasta, e tra i chicchi preferire orzo, avena per il basso indice glicemico e grano saraceno per la naturale presenza di chiroinositolo, pane solamente se panificato con pasta madre
  • Consumare legumi anche tutti i giorni
  • Semi oleosi tutti i giorni
  • Tra le proteine animali scegliere pesce pescato, mai allevato, carni bianche biologiche o di casa
  • Limitare o evitare i latticini
  • Frutta come spuntino o al posto di un dolce a fine pasto, da evitare però le spremute e i succhi anche se privi di zucchero, se marmellata deve essere senza zuccheri aggiunti
  • Bere solo acqua o tisane, tè, caffè non zuccherati e non dolcificati

L’integrazione

Negli ultimi anni si è visto che vi è una discreta risposta da parte delle membrane cellulari dell’ovaio e dei tessuti in genere a una sostanza naturale: l’inositolo. Questa integrazione insieme all’alimentazione e all’attività fisica, aiuta a regolarizzare il ciclo e a perdere il grasso in eccesso. L’inositolo è presente naturalmente anche nei cereali integrali da dove si libera soprattutto durante la panificazione con pasta madre e in particolar modo nel grano saraceno, uno pseudocereale.

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