Intossicazione e disintossicazione

del nostro corpo

La Nostra Salute

Come funzionano i processi di intossicazione-disintossicazione del nostro corpo?

Circa 30 anni fa, studiando naturopatia medica, ho scoperto come funzionano i processi di intossicazione e disintossicazione del nostro corpo e sono rimasta istantaneamente affascinata dalla chiarezza con cui si può spiegare questo processo che dalla medicina ufficiale, a tutt’oggi, non viene accettato. Ora cerco di trasmetterti in modo chiaro e semplice questo concetto basilare e affascinante.

Per capire meglio vediamo intanto come funziona lo scambio di sostanze…
I nostri organi sono circondati da un tessuto di scambio che si chiama mesenchima o connettivo. In questo tessuto arrivano i capillari arteriosi a portare ossigeno e nutrimento per le cellule che compongono gli organi (fegato, cervello, pancreas, stomaco ecc.) e si dipartono i capillari venosi deputati alla rimozione di sostanze di scarto del metabolismo degli organi e dell’anidride carbonica.

Come avviene che queste sostanze diventano “tossine”? 

Quando la produzione di sostanze di rifiuto e anidride carbonica è in eccesso rispetto alle capacità di riduzione dei capillari venosi ecco che intorno ai nostri organi rimarranno depositate sostanze di scarto che hanno connotazione prevalentemente acida. Queste “tossine acide” per essere rimosse hanno bisogno di sostanze “basificanti/alcalinizzanti” come minerali, vitamine, citrati e altre sostanze contenute nella frutta e nella verdura.

 L’aumento di depositi acidi può accadere per diversi motivi:

1) gli organi come ad esempio il fegato, il pancreas, lo stomaco producono troppe sostanze di scarto perché li carichiamo di troppo lavoro (attraverso gli alimenti o le emozioni) e di conseguenza non tutte le sostanze tossiche riusciranno ad essere eliminate;
2) se ci idratiamo troppo poco il sangue e il sistema linfatico saranno troppo densi, scorreranno più lentamente e non avranno abbastanza acqua in cui diluire le sostanze di scarto, la conseguenza sarà quella spiacevole sensazione di ristagno linfatico agli arti inferiori, testa pesante, poca lucidità mentale già dal risveglio, tutti segnali che nel nostro corpo le tossine si stanno accumulando di giorno in giorno;
3) se con l’alimentazione non introduciamo abbastanza sostanze come minerali, vitamine, sostanze cosiddette alcalinizzanti perchè per rimuovere le sostanze tossiche dai depositi e poterle eliminare attraverso la respirazione, i reni (urina) e la pelle (sudore) è indispensabile accoppiarle con minerali e vitamine perchè sono sostanze che riescono a ridurne l’acidità che altrimenti andrebbe a irritare la vescica, i reni, la pelle e l’apparato respiratorio ;

4) parte delle sostanze acide possono essere prodotte in conseguenza a emozioni o stress; in base al tipo di

emozione avremo un organo bersaglio diverso, ad esempio, la preoccupazione colpisce soprattutto lo stomaco, la rabbia il fegato e così via.

Cosa fare per ridurre il carico tossinico?

Per aiutare il nostro corpo a non accumulare troppe tossine è importante idratarsi con almeno 2 litri di acqua o tisane bevute lontano dai pasti, camminare quotidianamente per far circolare il sistema linfatico, mangiare a tutti i pasti verdura, tutti i giorni un poco di frutta, poca carne e più legumi, e soprattutto imparare a gestire al meglio la sfera emotiva attraverso tecniche di meditazione, mindfulness, yoga ecc. o attraverso percorsi emotivo/spirituali come ad esempio la floriterapia del dott. Bach.

Si può misurare il carico tossinico?

Un metodo semplice per capire se stiamo accumulando troppe tossine è la misurazione del pH urinario (di cui avevo già parlato in questo articolo). La misurazione va fatta sulla seconda urina del mattino, quella prima di pranzo e prima di cena ed il valore ideale è superiore a 6,5. se con l’alimentazione e lo stile di vita non riesci a rientrare in un parametro ottimale puoi anche avvalerti di integratori alcalinizzanti o qualche bicchiere di succo di carota, come indicava la dottoressa Kousmine.

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