Stanchezza di stagione:

combatterla per arrivare in forma alle vacanze

La Nostra Salute

  • Altro che stanchezza di primavera! A giugno, il tour de force pre-ferie non è meno sfiancante.
  • Fiaccati da lavori urgenti, ferie da organizzare e ondate di caldo africano, rischiamo di arrivare spossati alla vigilia delle vacanze.
  • Curiosi di sapere come arrivare in forma? Un attimo di pazienza!
  • Prima di sapere come comportarsi, è importante cercare di capire perché la stanchezza psicofisica si accanisce così, lasciando perennemente spossati.

L’imboscata di giugno

Di per sé la stanchezza è normale, ma non quando è troppa. Le cause sono tantissime, a partire da quelle patologiche ma anche allergie e intolleranze alimentari (di cui sappiamo già tutto o puoi leggere qui), depressione, disturbi di ansia… Pure il sovrappeso richiede molte energie: provate a viaggiare tutto il giorno con uno zainetto di 5-15 kg sulle spalle e ve ne accorgerete.

Qui ci concentreremo però sulle cause più comuni e passeggere, per le quali esistono molte soluzioni alla portata di tutti. Sono certamente responsabili stress e superlavoro, o studio intenso, ma si tratta di problematiche onnipresenti.

Infatti il mese di giugno ci aspetta al varco con tre elementi:

  1. la necessità di portare a termine lavori o impegni prima di luglio-agosto e delle agognate ferie – insomma, il rush finale. È questo anche il periodo di esami scolastici o universitari, impegnativi soprattutto dal punto di vista mentale e psicologico.
  2. Il caldo opprimente, che è spompante, soprattutto se arrivato all’improvviso come al centro-nord. E dato che siamo alle prese con estati sempre più torride, a causa del riscaldamento climatico, gli effetti si sentono molto. Il caldo sottopone l’organismo allo sforzo costante di mantenersi fresco, privandolo delle energie necessarie per i compiti quotidiani. A quel punto bastano una leggera disidratazione (facile se si beve poco e si sala molto) e qualche notte difficile per fare il resto. Se poi l’estate si prospetta piovosa come la passata primavera, ci si mettono anche i cambiamenti repentini di tempo a spompare l’organismo, soprattutto per chi soffre di meteoropatia.
  3. Il solstizio estivo (quest’anno il 21 giugno), ossia il giorno più lungo – e più luminoso – dell’anno. Il primo aumento della luce l’abbiamo assaggiato a marzo, con l’equinozio, e già ha lasciato il segno con il “mal di primavera” e il suo strascico di stanchezza e irritabilità. E più le giornate sono lunghe più si risente di questo effetto e del desiderio di stare fuori casa ed essere attivi – il che è certamente positivo ma anche stancante. È in sostanza una questione di orologio interno: l’aumento della luce stimola l’organismo a ridurre la produzione di melatonina a favore di quella di serotonina, “l’ormone della felicità”, alzando il metabolismo basale e quindi l’attività.

Davanti a queste prospettive sarebbe meglio giocare d’anticipo, ma non è troppo tardi per rimediare a certi errori e costruirsi un solido baluardo contro la stanchezza eccessiva.

Errare è umano! Ma ecco i rimedi

Nutriti di cibo vivo. È improbabile ricavare energia dagli alimenti industriali ultratrasformati, di cui abbiamo parlato di recente, o da farine e oli raffinati, tutti impoveriti di nutrienti (ma arricchiti di additivi) . Ci riescono piuttosto i cibi veri, come Natura li ha fatti e sottoposti poi a cotture domestiche non invasive o, quando possibile, consumati crudi. E quindi fai la carica di frutta e verdura colorata, insalate fredde di cereali integrali e consuma spesso mandorle, noci, semi oleosi e legumi.

Occhio agli zuccheri! Pur essendo la nostra principale fonte di energia, i carboidrati non sono tutti uguali! In questa stagione è facile lasciarsi tentare da budini, gelati e semifreddi, ma questo significa propendere per gli zuccheri semplici, la cui carica energetica è solo apparente. Non solo lo zucchero favorisce fluttuazioni glicemiche, e quindi cali energetici; ha pure un effetto stressogeno perché favorisce la produzione di cortisolo, il così detto ormone dello stress.

Cautela con la caffeina. Esagerare con il caffè – o peggio con le bevande energetiche, contro cui ripetutamente la scienza punta il dito – stimola anche troppo, favorendo nervosismo, ansia e notti insonni.

Coltivare il sonno. Dopo un buon sonno ci si alza freschi e riposati, pronti ad affrontare le nuove battaglie quotidiane; senza, ci si sveglia già stanchi. Durante la notte il cervello svolge un sacco di compiti di pulizia e ripristino, indispensabili per ricaricarsi. Insomma, il sonno va coltivato evitando non solo l’eccesso di caffeina, ma anche le cene pesanti e tardive, la tv e il pc fino a notte fonda. Anche l’obesità può essere di ostacolo al sonno: distesi a letto si respira male, e il peso eccessivo favorisce l’apnea ostruttiva e i risvegli improvvisi.

Sedentarietà. Certo l’attività fisica stanca, ma mette in circolo le endorfine, favorendo il rilassamento, il buon umore e il sonno. Ma quando si ha poco tempo e si è già stanchi per altri motivi, si preferisce evitare l’attività fisica nella convinzione che sia troppo stancante, mentre invece non c’è niente di meglio per ricaricarsi. Muoversi riduce l’acidità tessutale, che tra l’altro produce stanchezza. Attività fisica e carica di energia vanno a braccetto, secondo la scienza: tra le due c’è una relazione dose-risposta. Il movimento è consigliato addirittura per contrastare l’astenia indotta dalle malattie croniche.

Fumo e alcol. Tra le altre cose, entrambi rendono il sonno frammentario e poco ristoratore. Il primo favorisce l’apnea ostruttiva; il secondo facilita sì l’addormentamento, ma poi causa risvegli frequenti. Se assunto prima di coricarsi, diminuisce del 20% la produzione di melatonina, il così detto ormone del sonno. Abusare di alcol influisce anche sull’umore e non riduce affatto lo stress. Per tacere sugli altri effetti negativi di queste due abitudini voluttuarie…

No a pessimismo e frenesia. Il pensiero è un tarlo che logora la mente e il fisico. Vedere tutto nero, coltivare invidia, odio e rancore, dire sempre di sì a tutti, porsi obiettivi esagerati, non staccare mai la spina sono tutti fattori di stress e stanchezza. Perché non provare a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e a riposarsi ogni tanto? Sembra una banalità, ma pochi riescono a farlo. Certo, non è sempre facile, quando si vive in città rumorose e frenetiche. Però si può provare a ritagliarsi pochi minuti tutti per sé, in una stanza silenziosa. Quando possibile, bisogna poi approfittare della luce naturale, che secondo la scienza combatte ansia e depressione. E invece di passare il week end per negozi, perché non immergersi nella natura?

SOS natura

Da anni, la scienza insiste sugli effetti benefici del forest bathing. Ma anche prati, un laghetto di montagna o una collina vista mare possono fare al nostro caso: l’importante è evitare le folle e approfittare del silenzio e della sua capacità rigenerante. L’assenza di rumori (tranne quelli naturali come l’acqua che scorre o il cinguettio degli uccelli) aiuta a ridurre  lo stress, la frequenza cardiaca e la pressione, insomma a rilassare e a togliere la stanchezza.

Dalla natura arrivano anche rimedi erboristici per contrastare la stanchezza e ricaricare le pile.

Ottima per esempio la Rhodiola rosea, che vari studi indicano come un rimedio generale contro la stanchezza e lo stress, con miglioramenti rapidi e significativi e pochi effetti collaterali (prima di assumerla, soprattutto se prendi farmaci parlane con il tuo medico o un professionista). Un aiuto può arrivare anche dall’olio essenziale di lavanda bruciato nell’apposito diffusore: secondo gli studi, questa essenza è un ottimo antistress.

Un piatto carico di energia

Se non ricarichiamo il cellulare, difficilmente riusciremo a usarlo. Allo stesso modo, se non alimentiamo l’organismo, questo non è sufficientemente reattivo ed energico. Ma se il cellulare ha bisogno del caricabatterie giusto, all’organismo servono cibi freschi e ricchi di nutrienti come ferro, vitamine D e del gruppo B, indispensabili fonti energetiche. E poi le proteine, per sostenere i muscoli – non è necessario puntare su quelle animali, soprattutto con il caldo: legumi e cereali vanno benissimo. Anche la mente va sostenuta adeguatamente, per esempio con pesce azzurro ricco di omega 3, noci del Brasile per il contenuto di selenio, cereali per la presenza di vitamine del gruppo B e zinco (un regolatore dell’umore), legumi e semi oleosi per il magnesio, minerale antistress per eccellenza. Per mantenere sana la flora intestinale (e quindi sostenere difese immunitarie, umore ed energie) servono le fibre dei vegetali. La varietà alimentare e la prevalenza di vegetali sono quindi essenziali, ma conta anche l’equilibrio dei pasti, che non devono essere troppo abbondanti perché la digestione difficoltosa tende a stancare. Come sempre, la colazione è fondamentale per dare energia e partire con il metabolismo bello pimpante.

Una brocca di benessere

Una leggera disidratazione non si percepisce con chiarezza, ma contribuisce ad abbassare le energie. Ecco perché è utile tenere sempre a portata di mano una bevanda fai-da-te e salutare: per esempio la tisana di menta piperita, che è tonica, rinfrescante, digestiva e stimolante. Ottime anche le acque aromatizzate, che si preparano facilmente aggiungendo a una brocca di acqua qualche fettina di pesca e un ciuffetto di menta, o un po’ di dischetti di cetriolo e di foglioline di basilico. Qualche ora di riposo e la bevanda è pronta.

Foto di Mikhail Nilov in Pexels.

Cosa posso fare per Te

Contattami

Poi contattarmi direttamente per un appuntamento se hai problemi di peso o digestivi, se sei in gravidanza o se vuoi sapere come alimentare al meglio i tuoi bambini e la tua famiglia, in caso di malattie autoimmuni o diabete, ipercolesterolemia e altri disturbi di cui parlo nel sito, ma puoi contattarmi anche solo per capire se posso esserti di aiuto!