Anche le proteine possono favorire l’insulinoresistenza?
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Quando vediamo la glicemia a digiuno con valori sopra la norma pensiamo che basti ridurre o togliere i dolci oppure pane e pasta, spesso non sappiamo che quell’alterazione è un segnale ben più profondo di infiammazione del nostro corpo data da una ridotta sensibilità delle nostre cellule agli effetti dell’insulina…si chiama insulinoresistenza. I dolci, pane e pasta non sono i soli colpevoli, lo è piuttosto uno stile di vita complessivamente errato. Ne sono colpite le persone con girovita sopra la norma (obesità viscerale), donne affette da sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), diabetici di tipo2.
La parola insulina viene associata, nella nostra testa, allo zucchero, ma in realtà la produzione dell’ormone è indotta, seppure in misura minore, anche dalle proteine. Questo processo è stato scoperto e studiato con particolare interesse, nelle persone diabetiche, in cui si osservava che facendo precedere al pasto principale un alimento proteico si riusciva infatti ad ottenere un migliore controllo del livello di glicemia postprandiale.
Dal punto di vista metabolico, la secrezione dell’insulina serve a trasportare gli aminoacidi, di cui sono composte le proteine, a livello muscolare, dove vengono utilizzati nella composizione delle fibre muscolari che costituiscono il 20% della massa del muscolo (la restante parte è rappresentata da acqua).
Dei venti aminoacidi che compongono le proteine, alcuni hanno maggiore effetto sull’insulina di altri e i dati più interessanti raccolti in tale ambito riguardano gli aminoacidi a catena ramificata.
Si tratta di tre aminoacidi (leucina, isoleucina e valina) definiti essenziali cioè che l’organismo deve assumere solo attraverso l’alimentazione e sono comunemente diffusi nei prodotti di natura animale (carne, latticini, uova, pesce) e vegetale (cereali, legumi e semi oleosi). Sono conosciuti e utilizzati soprattutto dagli sportivi sia sostenere il lavoro di costruzione muscolare dato che costituiscono circa un terzo degli aminoacidi che troviamo nelle proteine muscolari, sia per scopi energetici (negli sport di resistenza) grazie al fatto che sono ossidati direttamente nel muscolo (e non nel fegato come gli altri aminoacidi).
Studi recenti, seppure ancora preliminari, hanno però rivelato come l’eccesso di questi aminoacidi sia in grado di stimolare l’ingresso e l’accumulo di grasso all’interno dei muscoli scheletrici, fattore che predisporrebbe allo sviluppo dell’insulino-resistenza, una condizione che predispone all’insorgenza del diabete. In particolare, un prodotto di scomposizione degli amminoacidi ramificati, chiamato 3-HIB, rilasciato dai muscoli, diventa un mediatore paracrino (cioè andando a influenzare cellule e molecole diverse da quelle muscolari) agendo in particolare sui grassi e veicolandoli dal fegato attraverso il circolo ematico dentro i muscoli, dove si accumulano e causano la resistenza all’insulina. Bloccando la produzione di 3-HIB, i ricercatori hanno osservato un blocco dell’accumulo di grassi nei muscoli. Oltre agli esperimenti condotti nei topi, i ricercatori hanno trovato grandi quantità di 3-HIB nei campioni di muscoli di persone con diabete di tipo 2.
L’insulina, quando in eccesso, stimola la produzione di citochine infiammatorie a livello del tessuto adiposo che provocano uno stato infiammatorio cronico alla base di malattie croniche quali diabete, malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni, tumori; inoltre aumenta la quota di grasso a livello del tessuto adiposo con maggior rischio di obesità e quindi insulino-resistenza, stimola la sintesi di ormoni sessuali maschili (e indirettamente femminili) e inibisce la produzione della proteina che regola la loro disponibilità aumentando la crescita dei tessuti ormono-sensibili (come la mammella, l’ovaio, la prostata, l’utero) e il rischio delle patologie ad essi collegate.
Inoltre vi sono patologie come la PCOS
Bibliografia
Jang C. et al. A branched chain amino acid metabolite drives vascular transport of fat and causes insulin resistance. Nature Med 2016; 22(4): 421
Zhou M. Targeting BCAA Catabolism to Treat Obesity-Associated Insulin Resistance. Diabetes 2019; 68(9): 1730
Photo: Pixabay
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