Il metodo Kousmine – seconda parte

La Nostra Salute

ACIDOSI E PH URINARIO

La dottoressa Kousmine aveva un tarlo: il pH urinario! E aveva le sue ragioni, l’acidosi dei tessuti, mi raccomando NON del sangue, è una condizione tipica del nostro stile di vita odierno, e vi raccontavo nell’articolo precedente quanto insistesse la dott. Kousmine sul fatto che l’alimentazione non è tutto!  Lo stato di acidosi si manifesta con una serie di disturbi come eccessiva stanchezza, persistenti stati infiammatori nei tessuti (sinusiti, cistiti, problemi di pelle, mal di testa ecc.), dolori articolari, fino a sofferenza della mielina del sistema nervoso e di organi come pancreas, fegato ecc. Come possiamo avere un’indicazione del nostro stato di acidità?

La dott.ssa Kousmine ci suggerisce una misurazione molto facile da farsi in casa grazie all’utilizzo delle cartine tornasole. La misurazione dei pH si effettua su una scala che va da 0 a 14: 0 acidissimo (il nostro stomaco ha un pH di circa 4), 7 è la neutralità, 14 pH basico (per capirci quello del bicarbonato puro). È molto importante che il pH delle urine non sia inferiore a 7, l’ideale sarebbe avere un pH di 7,3 misurato con la seconda urina della mattina, prima di pranzo e cena. Sarebbe adeguato continuare queste misurazioni per circa 10-15 gg, ma nella mia esperienza già 4 giorni, fino settimana compreso, sono sufficienti a dare un’idea. Con un’alimentazione equilibrata l’acidosi dovrebbe rientrare, ma se non succede è da indagare sulle cause che possono essere numerose, ad esempio:

  • Assunzione eccessiva di proteine animali
  • Alimentazione eccessiva anche in cereali, legumi 
  • Scarsa assunzione di frutta e verdura 
  • Carenza di oligoelementi e vitamine 
  • Sostanze chelanti provenienti dall’inquinamento 
  • Stile di vita sedentario che quindi porta ad una scarsa ossigenazione
  • Sovraffaticamento fisico e mentale
  • Disturbi degli organi emuntori (reni, fegato, intestino), classicamente la stipsi!
  • Uso di farmaci 
  • Stati psicologici come rabbia, stress, paura ecc.

Quali sono i sintomi a cui dobbiamo prestare attenzione?

  • Stanchezza cronica, sonnolenza
  • Scarsa concentrazione
  • Crampi e dolori muscolari
  • Dolori articolari
  • Infiammazioni frequenti
  • Candidosi
  • Osteoporosi
  • Ritenzione idrica e cellulite
  • Calcoli acidi

Nella maggior parte dei casi l’acidosi è dovuta ad un eccesso alimentare e non è necessario eliminare del tutto le sostanze acidificanti, ma semplicemente bilanciare con quelle alcalinizzanti come verdura, frutta, aumentare l’idratazione e il movimento.

L’IGIENE INTESTINALE

Altro tarlo, giustamente, della dott.ssa Kousmine era l’igiene intestinale, ma cosa intendeva?

L’intestino è l’organo più grande che abbiamo, poiché supera i 100 mq. È costituito da un tessuto molto sottile (per intenderci la pellicina che riveste il salame!) perché deve permettere gli scambi e l’assorbimento delle sostanze. Questo tessuto, chiamato epitelio, svolge anche un ruolo nella difesa immunitaria, e per questi motivi è molto importante che sia in salute. Per mantenere l’integrità intestinale è importante osservare le feci e la defecazione giornaliera prestando attenzione a:

  • Gonfiori intestinali e a dolori
  • Tenendo sotto controllo la produzione di gas putridi
  • Eventuali malassorbimenti
  • Feci untuose
  • Scarso utilizzo del cibo con residui di cibo ancora interi o mal digeriti

Per favorire l’integrità intestinale è importante svuotarlo regolarmente 1, meglio 2 volte al giorno, perché l’irregolarità dell’intestino è alla base di molte malattie. La costipazione è sia causa che conseguenza di disordini intestinali. Alla base della regolarità intestinale c’è una corretta alimentazione, ricca di fibre solubili (come quelle della frutta o della zucca, zucchine) e insolubili (cereali, buccia della mela ecc.), movimento quotidiano e una corretta idratazione, alcune forme di stitichezza posso derivare da uno scarso contenuto idrico delle feci, in questi casi è consigliato anche consumare acqua durante i pasti. Queste attenzione potrebbero non essere sufficienti a risolvere nelle persone che per lungo tempo hanno fatto uso di purganti (perché hanno reso pigro l’intestino) o se si è impossibilitati a fare dell’esercizio fisico.

È molto importante non reprimere mai l’impulso di liberare l’intestino e cercare di andare in bagno sempre più o meno alla stessa ora (preferibilmente al mattino dopo colazione),  Un altro fattore importante è il movimento, soprattutto camminare per stimolare il rilassamento del sistema nervoso e il movimento intestinale. La dott.ssa Kousmine suggeriva di ridurre la flora putrefattiva aiutandosi con degli enteroclismi ai quali seguirà un’infusione di olio di lino, questi possono essere utili per uscire da un periodo di stipsi o rimuovere eventuali fecalomi che sono la conseguenza dell’incompleta evacuazione delle feci, nei casi più gravi si può ricorrere all’idroncolonterapia.

GLI INTEGRATORI

Un ultimo suggerimento della dott.ssa Kousmine è l’utilizzo di alcuni integratori per andare a sanare le carenze createsi per un’alimentazione non adeguata, ma anche per l’impoverimento delle colture:

  • Spesso in commercio troviamo frutta e verdura che non ha un adeguato apporto di vitamine e flavonoidi
  • I terreni di coltivazione non sono abbastanza ricchi di oligoelementi
  • In caso di malattia può essere necessario dare un supplemento nutrizionale perché la persona non è in grado di assimilare ad esempio le vitamine, oppure vi è un aumento del consumo di vitamine e minerali e risulta necessario offrire un apporto maggiore di micronutrienti essenziali

Da tenere in considerazione sono i concentrati di frutta e verdura perché sono completi di vitamine e fitonutrienti.

Assolutamente da evitare è l’autoterapia, gli integratori devono essere sempre suggeriti da un professionista.

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