Estratti, centrifughe, succhi e spremute
La Nostra Salute
Gli estratti, le centrifuga, i succhi naturali e le spremute sono delle preparazioni casalinghe che vengono solitamente viste come estremamente salutari, ma lo sono veramente? Proviamo a capirci qualcosa insieme.
Sappiamo che la nostra alimentazione per essere sana deve basarsi prevalentemente sul consumo di vegetali.
Sappiamo inoltre che in tutti i pasti la verdura deve rappresentare almeno la metà delle pietanze, che la frutta estiva con tutti i suoi colori ci aiuta a proteggere la pelle dai danni arrecati dal sole e che quella invernale, grazie alle fibre e alla vitamina C migliora le nostre difese immunitarie.
Ma quando al posto della verdura o della frutta ne bevo il succo, per il mio corpo è ugualmente protettiva?
L’importanza delle fibre
Il consumo di frutta e verdura è di fondamentale importanza prima di tutto per l’apporto di fibre. Le fibre favoriscono il senso di sazietà … ma fanno molto, molto altro di ben più importante…
Sono fondamentalmente di due tipi: insolubili e solubili. I due tipi di fibre hanno ruoli importantissimi per la nostra salute, le prime, insolubili, tengono pulito il nostro intestino favorendo l’eliminazione di scorie tossiche e cellule epiteliali (enterociti) morte, le seconde, solubili, come funzione prevalente nutrono il microbiota intestinale. Il microbiota nutrendosi di fibre, oltre a mantenere bassa l’infiammazione a livello intestinale e a stimolare in modo positivo il funzionamento del sistema immunitario, produce una serie di sostanze indispensabili a regolare i livelli di colesterolo, mantenere a livelli fisiologici gli ormoni sessuali liberi (che se in eccesso favoriscono l’insorgenza di tumori ormonosensibili), migliorano l’umore, migliorano il sonno, aiutano a regolare la pressione e il battito cardiaco, aiutano la tiroide e l’osso.
Già da molti anni gli studi hanno dimostrato che il consumo quotidiano di fibre della frutta e della verdura apporta benefici non solo al microbiota intestinale, ma anche quello dell’apparato respiratorio, genitoriurinario e della pelle.
La frutta contiene pochi zuccheri per ogni 100 g e ha un basso contenuto calorico inoltre le fibre rallentano l’assorbimento di questi zuccheri rendendoli veramente innocui per la salute nelle persone sane.
Ma allora gli estratti, i succhi naturali e le spremute?
Quando facciamo un estratto o una spremuta di frutta, eliminiamo la maggior parte delle fibre e beviamo un concentrato di minerali, principi attivi, vitamine ma anche un concentrato di zuccheri! Nella tabella qui sotto puoi renderti conto del cambiamento concentrazione.
Valori nutrizionali medi di 4 succhi analizzati, a fianco i valori nutrizionali di una pera da 200 gr (blog prevenzione a tavola)
VALORI NUTRIZIONALI – 1 brik 200 ml | VALORI NUTRIZIONALI – Pera 200 gr |
Valore energetico 118 kcal | Valore energetico 70 kcal |
Carboidrati 28 g di cui zuccheri 28 gr | Carboidrati 17.6 g di cui zuccheri 17.6 gr |
Fibre 3.2 gr | Fibre 7.6 gr |
Grassi 0,0 g | Grassi 0,0 g |
Proteine 0,4 g | Proteine 0,6 g |
Nel caso della verdura l’estratto sarà un succo a basso contenuto di zuccheri, ad alto contenuto di minerali, vitamine e principi attivi antinfiammatori e antitumorali.
Essendo un concentrato l’estratto più che un’azione nutritiva, propria degli alimenti, svolge una funzione di integratore e va quindi preso con le stesse finalità e eventualmente precauzioni degli integratori acquistati.
Ma quindi come comportarsi con estratti di frutta e spremute?
Intanto vorrei fare una riflessionesulla quantità: quando mangiamo una mela o un arancio solitamente ci sentiamo appagati, prova a fare invece l’estratto o la spremuta di un solo frutto, vedrai che la stessa quantità non è altrettanto appagante e quindi al posto di una mela o un arancio ne consumiamo due o tre.
Questo è proprio dovuta alla mancanza di fibre perché sono le fibre a dare la sazietà.
Gli estratti di frutta, succhi naturali e spremute possono trovare una loro collocazione solamente durante lo sport oppure in caso di malattie da raffreddamento. Nella quotidianità invece è di fondamentale importanza, quando si è in buona salute, consumare frutta con tutto il suo bagaglio di fibre!
E la spremuta a colazione?
Forse non sai che questa abitudine che potrebbe sembrare italiana vista la grande produzione siciliana di questo meraviglioso frutto, di fatto deriva dalla California. Negli anni ’20 del secolo scorso ci fu una sovraproduzione di arance tra Florida e California e i produttori, per evitare il tracollo economico, inventarono il succo di arancia, promuovendone il consumo in ogni momento della giornata. Come spesso accade poi le abitudini fanno il giro del mondo ed ecco che nel giro di qualche decennio questa, poco sana, abitudine è approdata anche da noi, andando ad aumentare ulteriormente il contenuto di zucchero della colazione della popolazione diventata oltretutto sempre più sedentaria.
So che in questo modo crolla il mito della spremuta, ma la spremuta a colazione è un’abitudine importata dall’America e ben sappiamo quanto gli americani sappiano mantenersi in forma!
Immagine da Pixabay
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